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#barcamp4safety: esperimento positivo

Conclusioni positive dell’esperimento #barcamp4safety nonostante i numerosi margini di miglioramento

Conclusioni positive dell’esperimento #barcamp4safety nonostante i numerosi margini di miglioramento

Lo scorso 10 dicembre a Firenze si é tenuto il #barcamp4safety l’evento sulla sicurezza sul lavoro dalla modalità innovativa e insolita che prevedeva 20 relatori con interventi di 20 minuti ciascuno. A rotazione, uno dopo l’altro.

La partecipazione non é stata travolgente – non abbiamo superato le 40 presenze – ma possiamo fare alcune considerazioni interessanti.

Innanzi tutto erano presenti nomi di tutto rispetto. Guardando il programma possiamo notare personaggi di spicco e valore sulla scena della sicurezza sul lavoro. Inoltre tutte questi questi professionisti hanno partecipato gratuitamente anzi hanno sostenuto spese di viaggio e trasferimento.

E già questo é un successo.

Ha meravigliato invece la scarsa presenza di partecipanti. Non aspettavo e non ambivo ad un pubblico traboccante ma immaginavo più presenza sia per il valore dei relatori che per la modalità innovativa o almeno insolita.

Invece posso affermare che il mondo della sicurezza sul lavoro vede la presenza di operatori cinici che tra una partecipazione qualificante ma senza crediti di aggiornamento ed una partecipazione poco qualificante ma con crediti di aggiornamento gradisce e preferisce la seconda.

Inoltre il mondo della sicurezza sul lavoro vede la presenza di operatori conservatori con eccessivo timore reverenziale verso innovazioni di vario genere.

Ovviamente non voglio generalizzare nè tantomeno accusare nessuno però noto che, a fronte di lamentele sulla situazione di crisi grave e persistente, c’é poco coraggio nell’uscire e nel provare cose nuove, nell’investire, nell’investire su se stessi.

Francesco Cuccuini

Operatore della sicurezza, consulente e formatore sulla #sicurezzasullavoro

Appassionato #blogger, entusiasta #podcaster, apprezzato #webwriter, autore di #ancorapensieribloggati, ideatore e conduttore di #RadioBucaneveSafetyOnAir e...

attento a quel che gli accade intorno

14 comments

  • @ Riccardo Borghetto

    caro Riccardo non sto facendo i conti addosso a nessuno e a te soprattutto.

    Piuttosto vedo molti colleghi che si sbracciano in disponibilità e affermazioni, che spendono parole di fare e disfare, che assicurano il loro sacrificio supremo per la causa fino alla morte e poi… senza crediti – possibilmente gratuiti 😉 – nessun si muove.

    Cordiali saluti e
    auguri di Buon Natale

    Francesco

  • Più che di “conclusioni” positive, mi piacerebbe pensare ad un “avvio positivo” di un nuovo modo di confrontarsi, senza etichette, obblighi di rappresentanza, schemi precostituiti (comunque non a ruota libera) e senza peli sulla lingua.

    Quelli che … come me si sono alzati all’alba e sono andati a dormire a notte fonda pur di esserci
    Quelli che … non essendoci non sanno cosa si sono persi
    Quelli che … dopo tante frequentazioni virtuali, erano felici di incontrarsi “da vivi”
    Quelli che … come i reduci di Sarnes pensano che quando si parla di infortuni, si parla di uomini. Mica si fa male la betoniera.
    Quelli che … a Francesco (e ai suoi) dicono grazie

  • @ Andrea Rattacaso
    Grazie delle considerazioni puntuali e circostanziate.

    Forse occorreva più pubblicità all’incontro anche se credo nelle riflessioni del post riguardo alla scarsa voglia di partecipare.

    Riguardo al confronto forse é mancato ma era previsto – almeno nella testa degli organizzatori – fuori dall’aula, nei momenti informali.

    Per il prossimo barcamp o convegno o evento qualsiasi raccogliamo la tua proposta ben volentieri.
    Anzi ci farebbe molto piacere una tua fattiva collaborazione e un tuo apporto.
    Non perdiamoci di vista.

    Grazie ancora e cordiali saluti
    Francesco

  • L’evento, almeno per me, è stato molto stimolante sotto l’aspetto della crescita professionale, soprattutto per me che sono agli inizi.

    Per quanto riguarda la scarsa partecipazione, ritengo che l’evento non sia stato pubblicizzato a dovere (per i motivi più vari).

    Io, ad esempio, l’ho saputo dalla newsletter di una società per cui lavoro, altrimenti non avrei mai potuto partecipare a un’iniziativa del genere.
    E’ se io rappresento una percentuale statistica, credo che anche altri non siano riusciti a sapere di questo evento.

    Infine, come qualcuno ha già detto quel giorno, è mancato il confronto ma, sinceramente, non ho visto nessuno proporre soluzioni a questa esigenza emersa.

    Alla prossima occasione proporrei di dedicare il Barcamp ad un argomento ( magari votato online, come ad esempio la formazione, i rapporti con il DdL, la percezione della sicurezza nei lavoratori, ecc…) con poi, a chi vorrà partecipare, più cervelli che esporranno più soluzioni allo stesso problema, con intervalli di 20 minuti.

    Poi, alla fine dell’evento, ognuno a casa penserà ad organizzare le idee apprese dagli altri come meglio crede.
    Ed è solo un idea pensata ora, sono certo che con un po’ più di tempo può uscire una formula ancora migliore.

    Comunque complimenti,.
    Saluti e buone feste.

  • @ Claudio Zini
    Recentemente dovevo visitare un cliente con un collega
    Solo qualche giorno prima ho ricevuto la telefonata della visita dell’Organismo Certificatore del SGQ per il giorno stesso dell’appuntamento… :-\

    Concordo che é un problema di priorità. Solo un problema di priorità
    Saluti

  • Ciao a tutti, il gruppo è stato comunque corposo e interessante …
    Vedo che fioccano le critiche (giustificate) verso chi non ha partecipato.
    Ma se vogliamo costruire qualcosa, come diceva Francesco, dobbiamo mettere insieme pensieri e tendere ad un cambiamento, costruire qualcosa, ideare un progetto, una iniziativa, un elemento distintivo ….

    In merito alla data è vero che Dicembre è un mese particolare … ma è un mese che ha giornate di 24 ore come tutti gli altri. Ognuno di noi è costretto a programmarsi in base alle priorità, evidentemente per molte persone ci sono cose più importanti … ed il problema è proprio lì.

    Comunque saluti e puntiamo a costruire sinergie ed opportunità reciproche …

  • @ Alessandro Belcaro
    Ma infatti – caro Alessandro- non voglio generalizzare.
    Io stesso non vado a tutti gli eventi a cui vorrei andare… per ovvi e intuibili motivi.

    @ Stefano Lanza
    Esatto!
    Waoooooooooooooooo é ANDATA
    😉

  • Ciao Francesco
    credo che ci sia del vero nelle tue considerazioni sui corsi con crediti / senza crediti, ma c’è un altro fattore che dobbiamo tener conto e cioè la data..dicembre, non so per voi, ma per me è un mese dove gli appuntamenti lavorativi spesso si accavallano e purtroppo proprio quel giorno avevo un impegno che non è stato possibile spostare.
    Ci tengo però a farti i complimenti perchè sei riuscito a coinvolgere in questo eccellente esperimento relatori molto qualificati, un vero peccato non esserci stato.
    Un affettuoso saluto e auguri di buone feste.

  • andata ?!!? Ma perche’…? sembra triste … tanti investimenti ed attivita’ fatta con PASSIONE..e CREDENZA (che non e’ un mobile da cucina)….:))) ….non puo’ essere definita con un semplice ” andata !”

    “Waoooooooooooooooo e’ ANDATA !!!!” FORSE QUESTO VOLEVI INTENDERE !!

    …pensa invece quanta gente ha perso un OCCASIONE per arricchirsi del SAPERE..(uno dei pilastri fondamentali dell’ essere umano ,anche della conoscenza di NUOVA GENTE…..

    Poi, ancora una riflessione..”evento innovativo e insolito……” ho sempre saputo che il cambiamento spaventa .

    Applico ancora in chiusura un pensiero…
    Spesso, anzi sempre, in un corso di formazione viene fuori l elemento “principali cause di infortunio sul lavoro” ,la maggior parte delle volte,anzi sempre, viene rimproverato “LA MANCANZA DI CULTURA” se questo elemento viene applicato dai formatori per sensibilizzare l aula…PERCHE’ NON SIAMO NOI I PRIMI a non RIMPROVERARCI ??

    Peter Shultz raccontava :

    “Tre persone erano al lavoro in un cantiere edile.
    Avevano il medesimo compito, ma quando fu loro chiesto
    quale fosse il loro lavoro, le risposte furono diverse.
    “Spacco pietre” rispose il primo.
    “Mi guadagno da vivere” rispose il secondo.
    “Contribuisco alla costruzione di una cattedrale” disse il terzo.

    Allora…qual è la cattedrale che stiamo contribuendo a costruire?

  • @ Carmelo Catanoso
    Il fascino discreto dell’aggiornamento …su pezzo di carta

    @ gianluca zoppi
    Purtroppo credo che con la sicurezza siamo a battuta anzi con una certa sicurezza siamo a battuta.
    da tempo ormai occorre focalizzarsi e specializzarsi.
    Qualcuno anche qualificarsi.

    Saluti

  • Ciao Francesco,
    mi spiace non aver potuto partecipare all’interessante evento da te proposto, ma ero impegnato in una prova di evacuazione in un’azienda pistoiese. Purtroppo ciò che dici ha del vero, anche se penso che non tutti siano solo “attaccati ai crediti”; personalmente vivo con molta disillusione il nostro lavoro, che sento sempre più difficilmente sopportato dagli imprenditori e, in verità, un po’ anche da me, quando devo proporre ripetizioni di corsi per lo più inutili e fini a se stessi. Non proseguo oltre per non tediarti troppo.
    A presto e buone feste!
    Gianluca