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noia

Perché molti si annoiano ai corsi sulla sicurezza?

Per definizione – o quasi – ai corsi sulla sicurezza ci si annoia a morte

Recentemente all’inizio di un corso di formazione, aspettando che i corsisti si preparassero per iniziare la giornata partecipai involontariamente ad una discussione telefonica.

Un corsista – parlando con tono di voce leggermente alto e sguardo disilluso – affermava in modo perentorio all’interlocutore: No, sono al corso sulla sicurezza …ancora peggio! 

Ovviamente non ho certezze ma temo che la probabile domanda sia stata Dove sei? In una riunione noiosa della qualità!?!  oppure In una riunione noiosa col tuo capo!?!  e il corsista abbia risposto nel modo citato.

No, sono al corso sulla sicurezza …ancora peggio! Rimasi inorridito.

Rimasi inorridito non per orgoglio personale/professionale ma per la sensazione che ormai fosse patrimonio comune che agli interventi di formazione sulla sicurezza ci si annoiasse. Ci si annoiasse sempre. Ci si annoiasse per definizione.

Cercai di reagire e durante l’intervento di formazione immaginavo coloro che la pensavano nello stesso modo: ci annoieremo anche questa volta, l’ennesimo corso sulla formazione a cui ci annoieremo.

E come al solito – non essendo abituato a dare subito la colpa agli altri – pensavo che forse i miei corsisti potevano avere ragione, forse avevano ragione, anzi avevano proprio ragione. Forse fino ad allora avevano partecipato a corsi noiosi, con relatori noiosi, con slide noiose, con argomentazioni noiose.

Forse il Datore di Lavoro era più interessato all’adempimento formale dell’obbligo di formazione che alla effettiva acquisizione di competenze. Forse il docente era più interessato a svolgere il programma fissato che a verificare la possibile incidenza dell’intervento sui comportamenti dei corsisti.

Con queste premesse avevano ragione. Ai corsi sulla sicurezza ci si annoia a morte!

Siete d’accordo?

 

Francesco Cuccuini

Operatore della sicurezza, consulente e formatore sulla #sicurezzasullavoro

Appassionato #blogger, entusiasta #podcaster, apprezzato #webwriter, autore di #ancorapensieribloggati, ideatore e conduttore di #RadioBucaneveSafetyOnAir e...

attento a quel che gli accade intorno

29 comments

  • Post interessante, anche io mi sono trovato a pronunciare quella frase, purtroppo. A volte, un po’ per cultura un po’ per superficialità, tendiamo a pensare che questi corsi siano una perdita di tempo, e invece sono fondamentali.
    L’ho imparato col tempo e, soprattutto, partecipando alle formazioni giuste, nei momenti giusti.
    Ultimamente ho approfittato anche delle possibilità date dall’e-learning, che “risolve” un po’ i problemi organizzativi e va incontro alle esigenze di chi fa orari un po’ pazzi.
    Meglio formarsi sempre!

  • @ Giampaolo Ceci

    Parole sante

    [..] non come si deve fare per rispettare le astruse e complesse procedure amministrative per non prendere sanzioni [..]
    Penso a convegni e incontri dove si tratta come affrontare la visita ispettiva delle ASL…

  • La sicurezza si insegna mostrando a chi esegue le lavorazioni (intese in senso lato) come deve operare correttamente per non farsi male o esporsi a malattie professionali, non come si deve fare per rispettare le astruse e complesse procedure amministrative per non prendere sanzioni.

  • @ Dino

    Innanzi tutto ti ringrazio del caffè e il 20 ottobre sarà mia cura cercarti e riscuotere quanto dovuto

    Per il resto …che dire?
    Rischio anzi rischiamo di dire sempre le stesse cose
    Il panorama diventa sempre più cupo e triste

    Però come sempre occorre reagire, fare un passo laterale e smarcarsi
    Almeno voglio provarci

    Saluti

  • @ dino

    Purtroppo concordo con quanto dici
    Soprattutto col riferimento al grande gruppo o all’azienda strutturata che vuole interventi di qualità e spessore …cacciando solo 2 euro

    Capisco ampiamente il vincolo della spesa però é anche vero che a forza di pagare tutto 2 euro finisce che avrai interventi da 2 euro

    Cordiali saluti

    • Ciao Francesco,

      corso di aggiornamento per coordinatori alla sicurezza, sempre online, DEI con supporto Sapienza, 40 ore a € 69 + iva, meno dei 2 euro di cui dici.

      Passi l’economia di scala, la logica dei grandi numeri, ma vedersi proposto da scaricare il DPR 222/03 per i contenuti minimi dei documenti non vale nemmeno i 2 euri di cui sopra…

      Il nuovo ASR ha “eccitato” i soggetti formatori a vendere, svendere, la formazione…..meno male che adesso i soli docenti, per la sicurezza, possono essere i formatori alla sicurezza…..altrimenti chissà che “saldi”…..

      Vigliaccamente concludo che adesso per 5 anni sono a posto….e poi si vedrà

      Se ci vediamo a Bologna il 20, ti pago il caffe!

  • In questi giorni ho completato il corso di aggiornamento RSPP on line con la Sapienza. Non ho vergogna nell’ammettere che l’ho fatto per la necessità di aggiornamento, ma ho scelto proprio quello perchè costava poco ed era on line. € 280 per 40 ore…..roba da svendite. Allora perchè mi lamento della qualità del corso? Perchè uno dei motivi di scelta è stato che era “La Sapienza”…uno nome importante con un costo molto contenuto….what else? Voci che non sanno leggere la punteggiatura italiana costringendoti a leggere le slides altrimenti perdi il significato….accenti romaneschi….letture monocordi senza variazioni….una lezione sui modelli di organizzazione e gestione della sicurezza dove la voce ha confuso, senza nemmeno leggere quanto c’era scritto, causalità con casualità….per 23 minuti!!!! Va beh…a parte lo sfogo senile collega quanto detto ad offerte di lavoro a 15 euro l’ora, ai corsi resi per conto di una agenzia nazionale a Telecom ed Equitalia…..senza essere pagato e dovendo adesso spendere anche per un improbabile recupero crediti…. Certo che se la formazione è un processo educativo con il quale si vuole indurre una modifica comportamentale il primo a dover essere modificato è il “sottobosco” che circonda la formazione….. Buona giornata “Cuccuini” e stai bene!!!!

  • @ Gian Lorenzo Corradetti

    [..] Mi annoio perché sembra che chi si occupa della sicurezza debba solo evitare le ‘multe’ [..]
    Parole sante Gian Lorenzo… parole sante

  • @ stefano m

    Direi che il formatore – il bravo formatore – deve considerare che a molti non interessa niente della sicurezza.
    Magari anche legittimamente.

    Quindi deve dar fondo alle sue competenze per far passare messaggi utili e efficaci riguardo alla sicurezza sul lavoro.
    Soprattutto con esercitazioni, argomentazioni adeguate ed eliminando ciò che non serve.

    Saluti

  • secondo me è un problema di interesse:
    io sono un programmatore informatico, che cavolo me ne puo fregare del rappresentante dei lavoratori, o del documento dei rischi e di tutta la normativa?
    piu utile un corso di una ora che mi dica:
    – l’azienda deve fornire una cassetta di primo soccorso
    – ci devono essere estintori e misure anti incendio
    – devo tenere una giusta distanza dal monitor, e avere una sedia comoda
    – elementi di pronto soccorso

    possibile che servano QUATTRO ore di corso per una azienda a rischio 0.000001 ?

    tutto il resto ( = per cio che serve a me come lavoratore dipendente).. non me ne frega niente!

  • Spesso mi annoio anche io.
    Mi annoio perché non è stimolante avere un relatore che ti legge articoli e commi di una legge.
    Mi annoio perché, se il relatore comincia con l’abc della sicurezza, facendo la storia della sicurezza, il cervello va in stand by.
    Mi annoio perché si parla sempre e solo di un tipo di cantieri (edilizia civile).
    Mi annoio perché sembra che chi si occupa della sicurezza debba solo evitare le ‘multe’.
    Mi annoio perché gli argomenti sono gli stessi del corso base, fatto 15 anni fa.
    .. In effetti riconosco che è difficile, ma non impossibile, fare un seminario interessante, e che la novità del credito formativo anche per i professionisti laureati spinge verso la bassa qualità dei corsi stessi.

    • @ Gian Lorenzo Corradetti

      Intanto spezzo una lancia a favore dei miei colleghi formatori dicendo che quasi sempre i corsisti si annoiano al corso che è costato meno, che impegna meno l’organizzazione e forse che finisce prima. Per cui una scelta precisa l’ha già fatta il Datore di Lavoro.

      Però questo non giustifica il formatore noioso, pedante, e un po’ impreparato.

      Saluti

  • Io ho visto e sentito molti colleghi geometri lamentarsi ed annoiarsi a corsi di aggiornamento sulla sicurezza semplicemente perché non gli interessava nulla dell’argomento, ma erano presenti solo per avere i “crediti formativi”…

    • @ Mauro Anselmo

      Verissimo quanto affermi.
      Corsi con argomenti interessanti non dilagano oppure – ad onor del vero – se disponibili presentano costi non sempre accessibili 😉
      La crisi attuale poi limita ulteriormente le risorse disponibili per l’aggiornamento per cui – anche se annoiandosi e perdendo tempo – disporre di crediti di aggiornamento …fa sempre piacere.

      Ti ringrazio dell’intervento
      Saluti

  • Io fortunatamente posso ammettere di essere stato moolto fortunato.
    Oltre al corso e alle materie NOIOSE, ho avuto la fortuna di avere 2 insegnanti giovani, belle, ed molto stimolanti.

    MENOMALE!!

    Per chiunque fosse interessato a passare in maniera un po’ piu’ piacevole 20 ore di lezione su Decreti e Leggi contattate questa società (PJ Consulting). Se dobbiamo farlo…facciamolo nel migliore dei modi! ciao a tutti

  • Molto spesso, anche se diciamo le cose con passione, ripetiamo a nostro modo cose trite e ritrite.
    Spesso ci dicono di fare un corso in un’azienda che nemmeno sappiamo cosa fa.

    A volte pensiamo di sapere, ma non sappiamo ed anche se siamo stati divertenti siamo inefficaci.
    Prima di fare corsi sulla sicurezza dovremmo fare molte analisi su chi dirige l’azienda…..
    e come la dirige.
    Non dovremmo preoccuparci di non annoiare ma di colpir nel segno.

    • @ Stefano Fiori

      Prima di iniziare ogni intervento di formazione faccio un giro di tavolo per capire chi ho davanti, a chi sto facendo formazione. Dal giro di tavolo iniziale cerco di capire, anche chiedendolo, che attività fanno in azienda e soprattutto cerco di inquadrare il clima aziendale.

      Talvolta si scoprono cose interessanti…

  • Spesso prima di iniziare un corso, pensano che si annoieranno anche quanti non hanno mai partecipato ad un corso sulla sicurezza. Nella migliore delle ipotesi si aspettano qualcosa di simile alla scuola dell’obbligo dove effettivamente molto spesso un prof. parla per delle ore nella speranza (solitamente disattesa proprio perchè scientificamente inapplicabile) che gli alunni lo stiano ad ascoltare per delle ore in silenzio senza essere coinvolti direttamente e personalemente. Per questo motivo occorre che i docenti siano dei veri Formatori e cioè non semplici conoscitori della materia (che sarebbe già un buon risultato per molti corsi) ma appassionati trasmettitori di valori come quello della cultura della sicurezza.

    • @ Marco Magni

      [..] pensano che si annoieranno anche quanti non hanno mai partecipato ad un corso sulla sicurezza. [..]

      Purtroppo molte volte arriva maldisposto, se non prevenuto, nei confronti della materia – sicurezza sul lavoro – anche chi ha partecipato a molti corsi. Ovvero chi si è sempre annoiato o quasi.

      Meditiamo gente, meditiamo…

  • Carissimo Francesco, “tu sai che io so” come tu sia acclaratamente tra quei/docenti-formatori che dopo al più 20 minuti hanno “attaccato sulla sedia” i discenti, che li fanno ridere, che li sanno coinvolgere e stimolare ed interagireper prrofondimenti, e che nella pausa caffé o pausa lunch ma persino alla fine i discenti non se ne vanno scappadno velocemente ed anzi a volte ritengono di poterti/doverti “chiederti un chiarimento”…

    Bene, per quanto mi riguarda ho inizialmente vissuto come un complimento il sentirmi dire, salutando all’uscita, che è stata la prima volta che non si sono annoiati; ma da qualche mese in qua, avendo intensificato gli incontri formativi in giro per l’italia, sta cosa la vivo proprio proprio con la perplessità che hai manifestato.
    Eppure, credimi, sono non poche le volte che mi angoscio perchè -magari lasciando forse troppo spazio alla partecipazione- poi mi devo arrabattare forsennatamente per concludere il programma prestabilito. E forse sta proprio nella mia forzata capacità di riarrangiarlo volta per volta, in funzione delle richieste ed osservazioni delle persone, il segreto per rendere meno “noioso” il tutto. Ho infatti scoperto da tempo che – soprattutto se il livello di istruzione medio d’aula è dal diploma a salire – apprezzano in modo particolare sia che il docente/formatore si districhi tra le slides mostrando quelle relative alla domanda che pongono sia che appunto il programma preveda risposte a tutte o uasi le loro domande.
    Ci sono andata bene io, che spesso mi presento con le slides addirittura in sede di procedimenti giudiziari, dove ovviamente non sempre il giudice o la controparte – e spesso anche il legale con cui stai collaborando- ti fanno le domande nell’ordine con cui le hai preparate.
    Poi, il resto lo deve fare qual poco di umano che questo lavoro ci lascia disponibile, e soprattutto la passione che comunque gli portiamo.

    Naturalmente però, e qui vengo a dare ragione ai tuoi fondati sospetti, tutte le doti sia di competenza che di capacità formative vanno a farsi friggere se e quando il DdL vuole solo “adempiere” ad un obbligo sanzionato, ma di fatto non ha la più pallida intenzione di ottenere dei risultati che siano davvero formativi, a volte addirittura perchè compie e/o avalla scelte prevenzionali e/o procedurali fuori da ogni regola. In quelle situazioni, tu puoi anche “pittare il sole d’oro”, gli avrai dato solo fastidio. Donde, la mia domanda retorica ma non troppo: ma chi forma -e come- i DdL ?

    • @ Nofer

      Ringrazio di quanto dici e dei complimenti che mi fai.

      Riguardo all’argomento …hai colto nel centro. Molte volte, forse troppe, mi sono sentito dire a fine incontro: complimenti, è stato – o sei stato – bravo a non farci annoiare con una materia così noiosa. Materia noiosa!?!

      E lì mi sono spaventato perché non esiste la materia di formazione noiosa. Esiste la formazione erogata in modo noioso e la formazione non erogata in modo noioso. Ovviamente entro certi limiti. E molti hanno trovato spesso corsi di formazione sulla sicurezza noiosi, erogati in modo noioso. Ecco il motivo del mio allarme.

      Riguardo alla tua domanda finale ma chi forma – e come – i DdL ? la risposta… diventa complicata.

      Cordiali saluti
      Francesco

  • credo che le tue considerazioni, oltre ad essere giuste e realistiche, siano il risultato di una serie di evidenze legate alla cultura della sicurezza regnante in Italia.
    Naturalmente su questo grava anche la mancanza di “capacità” professionale di molti formatori , che rendono i corsi di formazione quasi sempre un delirio di noia.
    essere competenti non vuol dire essere bravi formatori !
    Non ci si deve meravigliare di come la cultura della sicurezza e i rischi lavorativi, siano così poco tenuti in considerazione nel nostro paese.
    come quando un bambino dice le parolacce la colpa va data ai genitori e non al bambino , che impara ciò che gli viene insegnato, la poca cultura della sicurezza deriva dal cattivo esempio che ne viene dato da coloro i quali devono farne esempio a partire dalla classe politica, alle amministrazioni pubbliche fino a noi stessi professionisti del settore, ma in fondo alla fine ripeto sempre lo stesso “adagio”.
    grazie Francesco per i tuoi contributi sempre di ottima ispirazione

    • @Antonio Puccinelli

      Innanzi tutto ti ringrazio delle parole di elogio spese nei miei confronti.

      Rimanendo al tema del post vorrei dare la colpa – o la colpa maggiore – ai Datori di Lavoro che fanno fare formazione a chi costa meno, ed ai formatori che talvolta , come dici giustamente, confondono l’essere competenti con l’essere bravi formatori.

      Ovviamente concordo con lo spendere meno possibile per la formazione ma salvaguardando un livello prefissato di qualità del corso. Il problema, il grosso problema, è che molti Datori di Lavoro non sanno cosa sia e quale sia l’obiettivo del corso di formazione. A cosa serve la formazione? perché facciamo formazione? Su cosa deve incidere la formazione?

      Saluti a tutti

  • SI, sono convinto che ai corsi sulla sicurezza ci si annoia. Ci si annoia se il relatore cita (o proietta) una sfilza di articoli di legge, ci si annoia se il relatore non trasmette passione riguardo a quello che sta facendo, ci si annoia se l’argomento non viene attualizzato e/o è troppo generico o lontano dalla realtà lavorativa di chi è in aula, ci si annoia……

    • @ Stefano Farina

      Concordo con quanto dici.
      Ovviamente non voglio affermare che ad ogni corso sulla sicurezza ci si annoia, quasi per definizione.
      Dico che sempre più spesso il risultato di un corso di formazione è la noia.
      Poi è chiaro che esistono corsi di formazione e formatori ad ottimi livelli.

      Saluti
      Francesco