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Tu ti senti utile alla causa? Io no!

Il grido di aiuto di un collega operatore-della-sicurezza

Il grido di aiuto di un collega operatore-della-sicurezza

Durante la preparazione del convegno di settembre 2014 a Firenze invitai un collega che non conoscevo personalmente ma che conoscevo sui social network. Un collega di cui ho apprezzato alcun interventi sui social network che gradivo invitare e avere presente al convegno.

Alla mia lettera ha risposto ringraziandomi dell’invito ma comunicandomi che non poteva partecipare perchè – parole testuali

[..] e’ un momento in cui mi trovo un po’ in discussione con l’argomento. I morti, feriti, malati sono aumentati in relazione alla situazione lavorativa degli anni 80, lo stato continua a fare il sofista aumentando ciarpame e burocrazia. Tu ti senti utile alla causa? Io no! [..]

Mi ha colpito il grido di aiuto del collega. Ho avvertito il grido di aiuto di chi vuole incidere sulla realtà in cui opera ma trova sempre più difficoltà. Difficoltà derivanti da incertezze interne ed esterne all’aziende, incertezze normative e istituzionali, incertezze culturali e sociali, le incertezze associative…

Francesco Cuccuini

Operatore della sicurezza, consulente e formatore sulla #sicurezzasullavoro

Appassionato #blogger, entusiasta #podcaster, apprezzato #webwriter, autore di #ancorapensieribloggati, ideatore e conduttore di #RadioBucaneveSafetyOnAir e...

attento a quel che gli accade intorno

10 comments

  • è vero, la sicurezza percepita come un post it sopra ad un foglio di lavoro non soddisfa nessuno. Cambiare la mentalità, rovesciare lo schema per cui dopo tutte le grandi pianificazioni di produzione c’è anche la sicurezza, è faticoso, frustrante ed impegnativo. ancora più imbarazzante e impegnativo per chi da esterno deve motivare ad un imprenditore che è più importante disboscare l’Amazzonia scrivendo dei documenti che nessuno considera, che scendere in produzione e trovare delle soluzioni o, ancora più sovversivi, dei miglioramenti. Anche gli organi di controllo spingono in questa direzione: una sicurezza di carta che certifica che teoricamente tutto va bene fino a prova contraria.
    Confesso che ci sono dei momenti che, dopo giornate passate ad aggiornarmi su leggi e leggine, ho quasi paura di non avere risorse per trovare delle soluzioni concrete. non è un gran servizio per nessuno.
    sono comunque fiducioso che la mia presenza sia servita e serva per seminare la cultura, la cooperazione ed il buon senso nelle realtà aziendali. da questa semina mi aspetto la concretezza delle azioni di miglioramento della qualità della vita in azienda.

    • [..] sono comunque fiducioso che la mia presenza sia servita e serva per seminare la cultura, la cooperazione ed il buon senso nelle realtà aziendali. [..]

      Credo meriti essere fiduciosi.
      Ola

  • Come non condividere tutti gli interventi precedenti?
    Dobbiamo però ammettere che possiamo sforzarci quanto vogliamo di essere consulenti innovativi e concreti (io ci provo da una vita), di fare rete e collaborare, ma ci dovremo sempre confrontare con chi ha il potere decisionale, il muro contro cui tonnellate di buona volontà si infrangono miseramente.
    La sicurezza è una piaga culturale!
    “Ci vuole tempo…” mi rispondono in molti quanto faccio notare questa cosa.
    “Hai ragione, che vuoi che sia”, rispondo io, “non siamo ancora al primo ventennio di normativa sulla sicurezza, di questo passo ci vorranno solo alcune generazioni”.
    E io che pensavo che molte delle leggi sulla sicurezza potessero essere tranquillamente sostituite dal buon senso… che illuso!

  • É proprio così e lo sappiamo tutti. “Ritrovare le motivazioni all’interno di sè” tante volte é difficile e anche quando si trovano, si rischia di perderle il momento dopo, dopo l’ennesima difficoltà. Bisogna arrendersi? Io ho deciso di non sottrarmi dalla lotta, di cercare le armi più appropriate e di cercare alleati.
    Ecco.
    Quello che mi aiuta molto sono questi alleati; che non si sostituiscono nella lotta, ma che mi aprono nuovi orizzonti, mi sostengono in questa posizione, che riescono a far emergere e far fruttare le mie risorse al 100%.
    Cercare buoni alleati……
    É il momento di una sicurezza 2.0 😉

  • Io continuo a sentirmi inutile! Soprattutto dopo questa dichiarazione del direttore generale dell’INAIL Lucibello. http://www.adnkronos.com/soldi/lavoro/2014/11/20/inail-attendiamo-motivazioni-sentenza-eternit_tE9wTfWSinn3T2s926mtNJ.html?refresh_ce
    L’ho linkata in maniera che chi legge possa rendersi conto della fonte e della dichiarazione.
    Odio il disfattismo ed il populismo. Ma sto Lucibello, dopo una sentenza scontata atta a difendere il più grasso e forte degli imputati, non poteva dire qualcosa di meno statalista e aziendalista!!! Perché bisogna sempre aspettare Davide per fronteggiare Golia? Eppure Lucibello è pagato da un Istituto che ha un invaso ed una mira NAZIONALE atto ad assicurare i lavoratori contro gli infortuni e le malattie nei luoghi di lavoro. Commentiamo in maniera negativa ogni decisione o legge dello STATO e poi noi addetti ai lavori ne accettiamo il contenuto per farne strumento di lavoro. Parliamo di morti bianche da sempre, di DVR, Duvri, Pos, CSE, Rls, Rlst, Rspp, Aspp, Hse, Hsqe ect. ect. E continuiamo ad accettare lo stato delle cose. Ci si continua ad ammalarsi di mesetolioma perché è un rischio tollerato…si muore più di incidente stradale. La sicurezza nei luoghi di lavoro è un argomento banale e noioso per tutte le parti in causa. Gli imprenditori la introducono nel bilancio considerandola alla stregua di una “stecca” o “pizzo” dovuto. I lavoratori non hanno ancora capito cos’è. I sindacati ne hanno fatto una ulteriore fonte di finanziamento, Confindustria idem. La colpa o il merito di ciò è degli operatori della Sicurezza. Non meglio definiti proprio perché siamo tutto e niente. C’è crisi? Allora visto che mi hanno licenziato mi metto a fare il consulente Sicurezza. Oggi tutti fanno “sicurezza”…cani e porci. Ed ovviamente è sempre una questione di prezzo. Vabbè basta così tanto sapete di cosa parlo. Come dice Francesco “Occorre però trovare o ritrovare le motivazioni in noi stessi, barcamenarsi continuamente fra cinismo e idealismo “. Penso basti riflettere ogni volta che entriamo in una azienda, “ma io a cosa servo? e soprattutto servo?” ed il seguito viene da se. C’è poco da discutere chi si interessa della tutela della salute del prossimo non può fare accordi di minima/massima. Sennò succede che sei noioso e banale per tutti e soprattutto frustrato. Grazie Francesco

    • [..] La colpa o il merito di ciò è degli operatori della Sicurezza. Non meglio definiti proprio perché siamo tutto e niente.
      C’è crisi?
      Allora visto che mi hanno licenziato mi metto a fare il consulente Sicurezza.
      Oggi tutti fanno “sicurezza”…cani e porci. Ed ovviamente è sempre una questione di prezzo. [..]

      Temo di concordare, in pieno 🙁
      Ola

  • E’ dura predicare il verbo della sicurezza 😉 o essere gli araldi della prevenzione 😉
    Occorre però trovare o ritrovare le motivazioni in noi stessi, barcamenarsi continuamente fra cinismo e idealismo senza cedere alle tentazioni di cambiare il mondo in 2 giorni nè cedere al fan tutti così.

    C’é solo da essere professionali.
    Ola