È la prima volta che noto la scritta Zero infortuni
Grazie alla notizia apparsa sul quotidiano online Gazzettino del Chianti e delle colline fiorentine è la prima volta che vedo uno striscione con la richiesta di Zero morti sul lavoro ovvero Zero infortuni
In occasione dei festeggiamenti del 1° maggio il citato quotidiano on line ha puntato i riflettori sulla triste vicenda del cementificio di Testi – nel Comune di Greve in Chianti FI – dove ho notato lavoratori in protesta chiedere a gran voce Zero infortuni
Zero infortuni …e zero malattie professionali, aggiungo io
Forse è stato sdoganato il principio dello Zero infortuni e zero malattie professionali!?!
Forse non è più un tabù, non è qualcosa di auspicabile ma irraggiungibile? Forse lo Zero infortuni e zero malattie professionali non è irraggiungibile come è sempre stato visto e presentato?
Forse è possibile parlarne in termini logici e metodologici invece di relegare la discussione – come è sempre stato fatto – nel mondo della perfezione, dei desideri e dell’irraggiungibile, delle utopie?
Approccio logico
Il traguardo dello Zero infortuni e zero malattie professionali è raggiungibile
Esistono realtà che hanno impostato e raggiunto lo Zero infortuni e zero malattie professionali
Anche perché non esiste nessun automobilista che NON ha mai causato o avuto un sinistro stradale? Non esiste nessun automobilista anche – a seguito di idonea e adeguata manutenzione – non ha mai avuto un guasto alla propria vettura?
Se in una maternità ci dicessero Da noi cade un neonato in terra solo ogni 80.000 neonati noi saremmo tranquilli? Noi vogliamo e pretendiamo che NESSUN neonato cada in terra
Quindi cosiccome pretendiamo lo zero difetti – in ambito Qualità – possiamo e dobbiamo pretendere lo Zero infortuni e zero malattie professionali in ambito sicurezza sul lavoro
Ma come fare?
Approccio metodologico
In un processo produttivo ma direi in un qualunque processo occorre definire obiettivi da raggiungere e processi per raggiungerli
Per acquisire competenze specialistiche – obiettivo – devo formarmi ed informarmi – processo
Per raggiungere il posto di lavoro – obiettivo – devo definire il mezzo da utilizzare – processo – ovvero bicicletta, mezzo pubblico o auto personale
E se, per lavoro, devo raggiungere una località fuori sede utilizzo un eventuale altro mezzo – processo – ad esempio il treno Alta velocità
Quindi definire gli obiettivi e poi i processi e NON il contrario, occorre definire prima gli obiettivi su cui poi modello i processi. NON il contrario
Occorre definire prima cosa vogliamo raggiungere e poi definiamo come fare per raggiungerlo… NON il contrario
Poi che sia difficile, impegnativo, complesso, complicato, difficoltoso, problematico, disagevole, arduo, ostico, delicato… nessun dubbio
Ma occorre essere rigorosi metodologicamente e soprattutto onesti intellettualmente: mi interessa o non mi interessa
Soprattutto facciamola finita con il Non è mica facile!
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Contenuti belli, interessanti, formidabili, insuperabili, come-quelli-non-ce-n’è… però il tono dell’esposizione leggermente 😉 da migliorare