Un altro bel libro, un altro gran bel libro
Un altro contributo nella categoria libri: 4 ore alla settimana di Tim Ferriss – con sottotitolo Ricchi e felici lavorando 10 volte meno – di 350 pagine edito da Cairo Editore
Il libro è da studiare magari da ristudiare. NON pensare di leggerlo né tantomeno di sfogliarlo
Da parte mia non voglio riassumerlo né schematizzarlo troppo. Gradisco solo elencare alcune perle da NON snobbare e su cui riflettere
Innanzi tutto – come affermato dall’autore – il libro
- NON affronta eventuali motivi di insoddisfazione personale e professionale
- NON parla di risparmio
- NON aiuta nessuno a trovare il lavoro dei propri sogni
L’autore piuttosto presenta il metodo DEAL per reinventarsi ovvero D per Definizione, E per Eliminazione, A per Automazione e L per Liberazione…
Un anticipo di quanto raccomandato:
- delegare tutte le decisioni irrilevanti
- coltivare l’ignoranza selettiva – pochi giornali, TV, web e mail una volta a settimana
- usare la tecnologia per ridurre gli impegni e NON per centuplicarli
- separare il reddito dal tempo
- inserire il pilota automatico alle entrate
- essere produttivi più che impegnati
- mirare ad un uso positivo del tempo libero invece di creare eccessi di tempi morti
- chiedere Perdono invece di Permesso
- valorizzare i punti di forza, non aggiustare i punti di debolezza
- …
Ovviamente Tim Ferris ci indica anche i 13 errori più comuni come
- perdere di vista i sogni e cadere nel lavoro fine a se stesso
- occuparsi dei dettagli o della posta elettronica per riempire il tempo
- occuparsi di problemi che potrebbero occuparsi outsorcer o colleghi
- aiutare outsorcer o colleghi a risolvere lo stesso problema più di una volta, o problemi non critici
- inseguire i clienti, in particolare i potenziali clienti non qualificati o internazionali, quando avete un flusso di cassa sufficiente a finanziare i vostri interessi non- finanziari
- rispondere a email che non porteranno a una vendita o che trovano già risposta in una FAQ o nel risponditore automatico
- lavorare dove vivete, dormite o dovreste rilassarvi
- non effettuare un’estesa analisi 80/20 della vostra vita personale e lavorativa ogni due-quattro settimane
- lottare senza fine per la perfezione, invece di accontentarsi dell’ottimo o semplicemente dell’abbastanza buono, nella vita privata quanto nella vita professionale
- ingigantire dettagli e problemi come scusa per lavorare
- rendere urgenti questioni la cui scadenza è irrilevante per giustificare il lavoro
- vedere un prodotto, un lavoro un progetto come fine ultimo della vostra esistenza
- ignorare l’importanza delle relazioni umane
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