In queste settimane ho capito e ho sperimentato cosa sia la percezione del rischio
Producendo i vari post della serie #colpitomaNONaffondato ho fatto ulteriori riflessioni realizzando che durante il mio contagio e conseguente ricovero non ho avuto adeguata percezione del rischio Covid-19
La cosa non mi preoccupa o almeno non mi preoccupa in modo eccessivo ma mi ha fatto riflettere. Mi ha fatto pensare all’ignoranza di fronte ad un fenomeno grave come la pandemia da Covid-19
Sia chiaro, non ho nessun senso di colpa. Sono sempre piuttosto curioso e interessato da materie, avvenimenti e fatti anche se estranei alla mia formazione ed esperienza
Non ho nemmeno la necessità di apparire informato sempre per discutere su tutto: esistono argomenti che mi interessano, magari anche molto, e argomenti di cui mi interesso poco. Come tutti
Pandemia da Covid-19 e cambiamenti climatici
Riguardo alla percezione del rischio ho trovato su La Stampa del 23 febbraio 2020 un articolo interessante di Alberto Abburrà che argomenta in modo interessante la differente percezione ai vari rischi
Abburrà spiega che
Secondo il Climate Index Risk negli ultimi 20 anni i fenomeni meteorologici estremi aggravati dal cambiamento climatico hanno causato 500 mila vittime nel mondo.
L’Oms stima che tra il 2030 e il 2050 la crisi del pianeta ne provocherà altre 250 mila ogni anno.
Solo in Italia l’inquinamento dell’aria è la causa di circa 80 mila decessi l’anno (Aea).
E i ricercatori dell’Ipcc calcolano che entro il 2100 le perdite economiche dovute all’emergenza climatica oscilleranno tra gli 8,1 e i 15 trilioni [milioni di milioni] di dollari.
Lo scenario è apocalittico, ma oggi per scongiurare la catastrofe ambientale non c’è stata una reazione altrettanto forte.
Perché?
Viaggiare in auto o in aereo
Altro esempio classico secondo Abburrà è la differenza di sensazione anzi di percezione fra
il viaggiare in auto o in aereo.
Razionalmente tutti sappiamo che volare è più sicuro che guidare, ma tutti abbiamo più paura di prendere il volo che di sederci al volante.
Vorrei terminare con la famosa foto di Charles C. Ebbets – all’inizio del post – scattata nel settembre del 1932, Lunchtime atop a Skyscraper (Pranzo in cima a un grattacielo) durante la costruzione del GE Building del Rockefeller Center di New York
Foto che penso emblematica rispetto alla diversa percezione del rischio
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L’audio