Forse occorre chiamare i costi della sicurezza col loro nome: una sciocchezza. Forse
Sui costi della sicurezza ho opinioni molto precise e soprattutto poco lusinghiere sul loro utilizzo e presunta efficacia. Son sempre dell’avviso che siano un demandare la responsabilità di controllo ad altri per la scarsa capacità di controllo appunto e vigilanza.
Non sto facendo il processo a nessuno soprattutto non sto facendo il processo all’intenzioni di nessuno. Affermo solo che quando non sappiamo vigilare adeguatamente – come in questo caso – scendono i campi le surroghe e i sostitutivi, le dichiarazioni e le autodichiarazioni, le perizie giurate, le procedure standardizzate, le date certe, gli attestati, la grammatura della carta degli attestati ecc.
Purtoppo talvolta scendono in campo anche in modo maldestro
Di seguito il commento dell’amico Carmelo Catanoso scritto su Punto Sicuro del 02 marzo 2015 riguardo appunto a come calcolare anzi a come calcolarsi i costi della sicurezza… (??) relativi alle interferenze
Riporto il commento per intero lasciandolo alla riflessione di tutti gli operatori della sicurezza
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[..] Chissà perchè siamo l’unico Paese dell’Unione Europea che nel recepimento della direttiva quadro 89/391/CEE e della direttiva cantieri 92/57/CEE ci siamo inventati una tale sciocchezza.
Circa 15 anni fa, mi trovai a spiegare a dei rappresentanti inglesi di un’azienda americana che dovevano realizzare un nuovo stabilimento di produzione in Italia (250 mln di euro d’investimento), la necessità di stimare i costi della sicurezza da non assoggettare a ribasso.
Questi non riuscivano a capire la necessità visto che per loro, l’opera, fissate le clausole contrattuali e il capitolato, doveva essere eseguita nel pieni rispetto di tutto ciò che le norme di legge e di buona tecnica nonché delle regole Corporate, imponevano.
Ci misi un po’ di tempo a spiegarlo (forse per colpa del mio anglo calabro) ma alla fine ci riuscii.
Solo che questi signori, con un umorismo poco britannico, se ne uscirono con la battuta:
“Italians, not only spaghetti, pizza e mandolino … but safety costs!”
Quel conta non è l’enucleare questi costi dal ribasso ma individuare tutte quelle scelte progettuali, organizzative, tecniche e procedurali che concretamente possono eliminare o ridurre i rischi.
Il fatto che poi siano o no soggetti a ribassi, è, in concreto, totalmente ininfluente ai fini della sicurezza sul lavoro. [..]
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Concordo con quanto affermato alla fine del commento che ripropongo
Quel conta [..] [é] individuare tutte quelle scelte progettuali, organizzative, tecniche e procedurali che concretamente possono eliminare o ridurre i rischi
Il resto sono discorsi… o quasi
L’investimento lo faremo quando un progettista ed un CSP decideranno insieme che per realizzare una determinata opera, e’ necessario prevedere ed integrare nel progetto esecutivo anche tutto ciò che può garantire la sicurezza e la salute di coloro che saranno chiamati ad eseguirla e di coloro che ne fruiranno nel tempo. Enucleare dall’investimento complessivo l’investimento relativo alla sicurezza non solo è inutile ma è anche stupido.
sento che devo commentare questo articolo,perche’?
…perche’ nel leggere questi articoli, mi accorgo che ho una opinione,una visione, una prospettiva diversa del come comunicare.
credo..che…BISOGNA rendere meglio l idea di quello che vogliamo dire, nel fare, nel cosa far fare…dobbiamo usare bene le parole ,dare la giusta IMPORTANZA…CON PASSIONE, facendo leva motiva alla giusta CAUSA E REALTA’ DELLE COSE…
faccio un esempio…
si parla sempre di COSTI…COSTI…COSTI…ONERI…ONERI…ONERI…PENALE…PENALE…PENALE…
cosa ci fa venire in mente?
diamo un giusto significato….
ora,alla luce di cosa devo comunicare…bisogna avere la visione di cosa voglio comunicare… ha molta importanza quello che dico, cosi’ come ha molta IMPORTANTA DI COME LO DICO…
cose’ un costo? sarete tutti d accordo con me che e’ subito recepito come una SPESA…giusto?
cose’ un onere? sarete tutti d accordo con me che e’ subito recepito come un OBBLIGO…giusto?
cose’ una penale? sarete tutti d accordo con me che e’ subito recepito come una PUNIZIONE…giusto?
provate a virare la nave di qualche grado…
come definirebbe un impresa che gli viene commissionato un lavoro o un appalto?
un costo? un onere? oppure una punizione?
io credo che definirebbe un appalto …un futuro guadagno…sa benissimo che deve investire un tot di soldini per poi essere PREMIATO dal lavoro svolto, con un giusto tot…di RICAVO…
O NO?
quindi come si potrebbe definire un opera che devi realizzare, un costo o un INVESTIMENTO?
se DEFINIAMO che prendere un determinato lavoro significa INVESTIRE…perche’ non parliamo di INVESTIMENTO NELLA SICUREZZA?
se tutto diventa investimento allora stiamo parlando di BENEFICIO…
cosa torna di UTILE se in un appalto tutto diventa SICURO durante la realizzazione?
Quindi si INVESTE nell’opera (cosa oggettiva) e si INVESTE nelle risorse UMANE (cosa soggettiva)
chi, e dico chi, non vorrebbe che nella realizzazione di una determinata opera …filasse liscio tutto come l olio… chi e’ quel pazzo…che durante i lavori vorrebbe che accadessero incidenti o addirittura…..passaggi a miglior vita?
cosa significa allora tutto questo? che se viro la nave di qualche grado,ho un altra prospettiva del mare..anche dell oceano…
a voi…la risposta….e di vedere da un altra prospettiva come comunicare la sicurezza…un costo o un investimento?
“Italians, not only spaghetti, pizza e mandolino … but safety costs!”
“Gli italiani , non solo gli spaghetti , pizza e mandolino … ma i costi di sicurezza ! ”
bene, anche qui….e gia’, cari inglesi,investiamo molto negli spaghetti e nella pizza…perche’ sono alimenti NECESSARI ed indispensabili nel nutrire e alimentare il nostro corpo…il mandolino alimenta lo spirito Italiano…la buona musica de gusta la nostra tranquillita’ e il nostro essere.. la musica è la forma più alta dell’arte,la melodia raffigura il nostro essere ITALIANI raffigura la nostra anima……
IN SICUREZZA CI STIAMO ATTREZZANDO NELL ‘INVESTIMENTO…
stefano Lanza