Interessanti e fini considerazioni di Attilio Pagano riguardo alla mancanza di cultura della sicurezza nelle organizzazioni come presupposto della scarsa sensibilità alla sicurezza sul lavoro. Quante volte sentiamo – o abbiamo affermato – Succedono questi infortuni per la scarsa cultura della sicurezza oppure Fosse presente più cultura della sicurezza non avremmo avuto questi incidenti e così via.
Nella sua riflessione interessante Attilio Pagano afferma che quanto sopra non é adeguato per analizzare eventuali fatti. Incidenti e infortuni accadono perché l’azienda non si adopera adeguatamente per dispiegare i azienda e far crescere la cultura della sicurezza. La cultura della sicurezza quindi é un punto di arrivo a seguito di interventi e azioni al contrario della cultura della sicurezza intesa come punto di partenza e presupposto per successivi interventi e azioni che garantiscano livelli adeguati di sicurezza.
Quindi la cultura della sicurezza é un presupposto e non un obiettivo un obiettivo e non un presupposto [N.d.A. correggo dopo 4 anni la fesseria scritta… mah!?!]
Interessante soprattutto l’elenco di elementi per riconoscere – o almeno intravedere – la presenza di un’organizzazione con una efficace cultura della sicurezza:
– ha un sistema informativo che raccoglie, analizza e diffonde informazioni su infortuni e mancati infortuni e su regolari controlli del sistema
– ha una diffusa consuetudine alla elaborazione di rapporti su errori, omissioni e violazioni
– incoraggia e ricompensa le persone che forniscono informazioni sulla sicurezza
– ha una chiara distinzione tra comportamenti accettabili e non accettabili
– è flessibile, ovvero sa riconfigurare la propria struttura organizzativa di fronte a un ambiente dinamico e sfidante
– ha la volontà e la competenza di trarre le giuste conclusioni dal proprio sistema di sicurezza e vuole migliorarlo quando necessario
Da rifletterci, da studiare.
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