Da tempo reputo più opportuno operare come consulente della sicurezza che come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione RSPP
Sono sempre più convinto che è molto meglio operare come consulente della sicurezza aziendale che farsi nominare ed operare come RSPP
Questa considerazione nasce dall’esperienza e dalle riflessioni a seguito di esperienze noiose e fastidiose
Noto infatti sempre di più e sempre più spesso come l’RSPP sia considerato il professionista che fa tutto, che sa quasi tutto e soprattutto che ripara da tutto il Datore di Lavoro DdL magari ai costi del professionista che NON fa tutto e che NON sa tutto
Parafulmine del Datore di Lavoro
Vedo l’RSPP come l’elemento tranquillizzante e rassicurante – ed economico – per le varie responsabilità del Datore di Lavoro attraverso la logica del
Ti ho nominato RSPP, adesso attento alle inadempienze tue e mie
Fa da parafulmine… l’RSPP è il parafulmine del Datore di Lavoro 🙁 🙁
Questo ruolo non mi entusiasma e non mi piace soprattutto se scelto – e magari imposto – dal committente. NON accetto questo approccio né questa logica. Non gradisco questo gioco delle parti a senso unico
Non gradisco che il Datore di Lavoro consideri esauriti gli adempimenti di obblighi e responsabilità con la nomina dell’RSPP
Non è così!
Vediamo quali sono le responsabilità fra un consulente della sicurezza e un RSPP
Responsabilità del Consulente della sicurezza
Un qualunque consulente aziendale – fra cui un consulente sulla sicurezza – ha responsabilità legate innanzi tutto allo svolgimento del proprio ruolo secondo perizia, prudenza e diligenza
Ha anche responsabilità legate ad un accordo concordato e formalizzato in seguito ad una trattativa preliminare
Inoltre può avere responsabilità legate alla produzione di prodotti o erogazione di servizi dove ad esempio occorra l’iscrizione ad un Albo professionale come Ordine degli ingegneri, Ordine dei commercialisti o Collegio dei geometri…
Dato che NON occorre nessun requisito per essere un consulente sulla sicurezza direi che per tale ruolo occorra uniformare la propria azione soltanto (!) ai principi di perizia, prudenza e diligenza
Anche se non è poco!
Ovviamente se poi progetto l’impianto idrotermosanitario dell’azienda occorre l’iscrizione all’Ordine degli ingegneri o dei periti industriali. Se presento la dichiarazioni dei redditi dell’azienda occorre l’iscrizione all’Ordine dei commercialisti. Se rappresento l’azienda che cita o è citata in giudizio occorre l’iscrizione all’Ordine degli avvocati…
Ma queste sono altre azioni, altre mansioni disciplinate in modo preciso e dettagliato. Non sono legate al ruolo di consulente della sicurezza, se non espressamente richieste
Sono ulteriori prodotti/servizi erogati
In sintesi posso fare il consulente sulla sicurezza senza titolo di studio particolare, senza iscrizione a Ordini o Collegi particolari, senza formazione particolare
Responsabilità del RSPP
Ben altra situazione riscontriamo per l’RSPP che – oltre ad uniformare necessariamente la propria azione ai principi di perizia, prudenza e diligenza – deve disporre di
- titolo di studio (diploma di scuola secondaria di secondo grado) e
- formazione come da D.Lgs. 81/08 e disciplinata dall’accordo Stato-Regioni del 07 luglio 2016
Quindi non posso esercitare il ruolo né essere nominato RSPP se non dispongo di titolo di studio particolare e formazione particolare
Differenze sostanziali
Dove è la differenza fra i 2 ruoli? Dove si distinguono i 2 ruoli e soprattutto perché l’RSPP è più esposto del consulente sulla sicurezza?
Vediamolo
Il committente – Datore di Lavoro – può nominare il suo consulente della sicurezza – il suo consigliere – e seguire o meno quanto dice, ascoltare o meno quanto propone
Il committente inoltre può coinvolgere o non coinvolgere il consulente della sicurezza nella sua azione di garante della sicurezza aziendale
Non credo sia così per l’RSPP
O meglio, non credo che l’RSPP possa difendersi così agevolmente – non segue quel che propongo di fare!?! – dato che per definizione
- ricopre un ruolo istituzionale in azienda (Responsabile (??) del SPP)
- è istruito (almeno con diploma di scuola secondaria di secondo grado)
- è formato (almeno come da accordo Stato-Regioni del 07 luglio 2016)
In sintesi reputo che un’indicazione disattesa del consulente della sicurezza da parte del Datore di Lavoro coinvolga in minima parte il consulente stesso
Al contrario di un’indicazione sulla sicurezza dell’RSPP disattesa dal Datore di Lavoro necessita da parte dell’RSPP di una difesa più articolata e circostanziata
Vantaggi
Questo approccio penso anche abbia anche notevoli vantaggi. Infatti come consulente della sicurezza
- rischio meno – pur non avendo timori particolari evito rischi inutili e soprattutto facilmente azzerabili
- conduco il gioco – indico al Datore di Lavoro cosa fare perché io sono l’esperto, che poi seguirà o meno
- sono più efficiente – spreco meno risorse non dovendo sempre controllare che il Datore di Lavoro mi segua
- faccio veramente il consulente sulla sicurezza – senza fare il burattino o il produttore di carta
- non faccio il parafulmini a nessuno se non per scelta e con compenso adeguato 😉
Svantaggi
L’adozione di questa strategia presenta anche degli svantaggi come
- qualche lavoro in meno
- soprattutto qualche lavoro rognoso in meno – ma è uno svantaggio? 😉 😉
- il consulente è più facilmente licenziabile al contrario dell’RSPP esterno
Conclusioni
Vorrei avanzare qualche considerazione premettendo innanzitutto che la discussione è accademica
Il ruolo di Consulente sulla sicurezza in un’azienda manifatturiera e strutturata è molto più impegnativo del ruolo di RSPP in un’azienda composta da un ufficio di 2 persone
Cosiccome esistono RSPP che sanno farsi rispettare ed agiscono in modo adeguato al contrario di consulenti sulla sicurezza che sono RSPP di fatto
Ma prescindendo da eccezioni e casi particolari direi anche che la grossa distinzione in azienda è fra il Datore di Lavoro che fa sul serio, che cerca di garantire livelli di sicurezza adeguati e di adempiere i propri obblighi di legge e il Datore di Lavoro cialtrone che cerca solo e soltanto di adempiere i propri obblighi possibilmente con la sola carta
Quindi sono dell’avviso che quando rifiutiamo il ruolo di RSPP svolgendo – se possibile e opportuno – il ruolo di consulente della sicurezza
- rivalutiamo la figura dell’RSPP
- educhiamo il cliente
- impariamo a difenderci
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