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Ogni giorno 3

Ogni giorno 3

Ricordi di vite perdute sul lavoro

Un altro bel libro sulla sicurezza sul lavoro: Ogni giorno 3 di Giusi Fasano. Un libro insolito e interessante, scorrevole e appassionante

Un libro con spunti di riflessione per l’Operatore della sicurezza e per il semplice cittadino

Prefazione

L’avvio è forte e di impatto

La prefazione di Marta Cartabia – ministro della Giustizia nell’attuale governo Draghi (ago 2022) – evidenzia il disagio e la necessità di incidere di più nel contrasto agli infortuni sul lavoro

Il ministro denuncia a chiare lettere che la situazione attuale è

Una delle nostre peggiori sconfitte per una Repubblica che rivendica, fin dal primo articolo della sua Costituzione, di essere fondata sul lavoro

precisando, con un pensiero all’infortunato e ai suoi familiari,

La Giustizia in cui credo si fa carico del fardello di ognuna di queste famiglie e prova ad alleviarlo

…il fardello della famiglia dell’infortunato o degli infortunati

Un libro insolito

Ma perché il libro è insolito? Perché si presenta in modo innovativo e incisivo

Le vicende e la narrazione dei vari infortuni mortali sono narrate in terza persona dai protagonisti, dagli infortunati

Il lavoratore o la lavoratrice coinvolti nell’infortunio raccontano il loro ambiente familiare e di lavoro con tono pacato e malinconico

Riflessioni sulle offese subite dal corpo familiare: sogni non più realizzabili, progetti interrotti, strascichi di dolore interminabili, strisciante senso di ingiustizia per processi lunghi o che non partono, occasioni perse, rimpianti per non aver fatto, sensi di colpa per non aver detto

Il corpo familiare è sfregiato!

Vorrei terminare ancora con le parole del ministro Cartabia che sempre nella prefazione – riprendendo il Messaggio di insediamento alle Camere del presidente Mattarella nel febbraio 2022 – afferma

La giustizia in cui credo è a servizio della dignità di ogni persona.

E dignità [..] è azzerare le morti sul lavoro

Finalmente le istituzioni che affermano – e NON temono – di voler azzerare le morti sul lavoro

 

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CopertinaDEFINITIVA

 

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Francesco Cuccuini

Operatore della sicurezza, consulente e formatore sulla #sicurezzasullavoro

Appassionato #blogger, entusiasta #podcaster, apprezzato #webwriter, autore di #ancorapensieribloggati

…e attento a quel che gli accade intorno

1 comment

  • A pagina 185 del libro l’accorata lettera della signora Annunziata Cairo – mamma di Roberto Morelli di 31 anni, morto il 27 maggio 2017 a Castelnuovo Vomano TE – indirizzata a Marta Cartabia, ministro della Giustizia
    ———–

    [..] Le scrivo questa lettera pubblica per chiedere il Suo conforto, affranta dalla morte sul lavoro di mio figlio Roberto e dall’impossibilità di vedere celebrato il processo in tempi ragionevoli.

    [..] Ho settantacinque anni e sono vedova. Roberto il più piccolo dei miei figli era il sostegno in tutto.

    [..] Il nostro processo, sul cui merito non mi permetto di darle notizie né di chiedere il Suo intervento, è a stento iniziato e non si riesce a celebrare

    [..] Da persona umile mi chiedo a cosa serva discutere di riforme quando un Tribunale della Repubblica non è in grado di far celebrare un processo per una morte sul lavoro perché non ha le aule adeguate né è in grado di attrezzarne una all’esterno e perché i giudici hanno un carico di lavoro che non consente loro di rinviare a breve le udienze.

    [..] Sono sicura che morirò prima di vedere la fine di questo processo.

    [..] Le scrivo come madre, vedova e umile cittadina, per chiedere il Suo conforto e, nei limiti delle Sue possibilità e competenze, di approfondire la disastrosa realtà di quel tribunale.
    Prima di morire vorrei poter andare sulla tomba di mio figlio per dirgli che la giustizia terrena ha fatto il suo corso

    Cordiali saluti

    08 marzo 2021
    Annunziata Cairo