Condizioni agevolate di accesso alla normativa UNI da parte degli ingegneri
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri CNI diventa Grande Socio di UNI – Ente italiano di normazione – con evidenti vantaggi per gli ingegneri e per la cultura dello standard, della normazione.
L’accordo infatti prevede [..] condizioni estremamente agevolate per l’abbonamento alla consultazione della raccolta completa on-line ad uso degli Ordini e una sperimentazione finalizzata alla visualizzazione (senza oneri aggiuntivi) in remoto delle norme direttamente da parte dei singoli ingegneri presso i propri uffici.
L’eventuale acquisto – e il download del file – dei singoli documenti avverrà a un prezzo unitario speciale forfettario di 15 euro, indipendentemente dal prezzo di listino. [..]
Quindi con la modica cifra di 15 euro per ogni norma gli ingegneri potranno scaricare tutte le norme di cui necessitano come progettisti e come professionisti in genere.
La notizia è buona e l’accordo merita un plauso
cosiccome perché i protagonisti dell’accordo hanno operato efficacemente per favorire la diffusione della cultura dello standard, della qualità e della sicurezza. Però altrettanto chiaramente penso al ritardo nel favorire tale cultura, al ritardo mostruoso nella stipula di tale accordo.
Le attuali condizioni di acquisto di una norma tecnica ovvero il prezzo di acquisto ad esempio di 130 euro non favoriscono tale diffusione. E non perché la norma ed il lavoro svolto non valgano o non debbano essere valorizzati. Ma solo e soltanto perché 130 euro per un documento è eccessivo, se poi pensiamo alle numerose norme dei numerosi ambiti che interessano, il costo diventa eccessivo. E purtroppo proliferano fotocopie e copie scannerizzate.
In sintesi qual’è l’obiettivo primario di un istituto come l’UNI? Far quadrare i conti e poi diffondere la cultura dello standard oppure diffondere la cultura dello standard con il vincolo di far quadrare i conti?
Add comment