Riporto il pezzo pubblicato sul Giornale dei Coordinatori di Aifos
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Innanzi tutto ringrazio AiFOS e l’amico Stefano Farina per il gentile invito di raccontare la mia esperienza di blogger, di blogger sulla sicurezza sul lavoro. Di safety blogger.
In questo mio racconto vorrei enucleare motivazioni e ragioni della mia attività di blogger. Soprattutto vorrei raccontare le ricadute positive e i vantaggi acquisiti
• INTRODUZIONE
Ho iniziato nel 2006 con un blog generalista. Nel 2008 ho focalizzato destinatari e argomento facendolo diventare un blog professionale. Nel 2013 ho fatto un salto di qualità affidandomi ad un grafico e ad un webmaster e anche oggi sto progettando un ulteriore evoluzione
Posso affermare che tanto impegno ad oggi è ricompensato da oltre 100 utenti al giorno – tutti i giorni – che visitano e interagiscono con il fogliodellasicurezza.it
• IL BLOG PORTA LAVORO
Utilizzo il blog per accrescere la mia reputation, la mia reputation professionale. Non considero il blog come uno strumento per vendere o monetizzare anche se nel lungo periodo porta lavoro. Anche molto lavoro. E io l’ho sperimentato
Molte volte sono stato contattato da importanti agenzie di formazione nazionali che immagino – anche se non ho certezze – mi abbiano studiato e valutato sul blog e sui social media. Altre volte sono stato contattato – per interventi di consulenza e formazione – da colleghi operatori della sicurezza che altrettanto sicuramente mi avevano studiato anche sul blog. Altre volte ancora sono stato contattato da potenziali clienti che con buona probabilità mi osservavano sul blog o avevano apprezzato quanto presente sul blog
Quindi posso affermare – e con certezza – che il blog porta lavoro
• IL BLOG É LAVORO
Il blog per portare lavoro deve essere considerato lavoro. Ricordo ancora la domanda dubbiosa e di sfida di molti colleghi operatori della sicurezza: Ma dove trovi tutto questo tempo per il blog?, con l’immancabile e perentoria mia risposta: Ragazzi è lavoro! Il blog è lavoro!
A cui sempre poi aggiungevo con tono solenne L’alternativa al blog non è il divano, ma cercare i clienti!
• A CHI RIVOLGERSI COL BLOG
Altro elemento che ho dovuto affrontare fin dall’inizio è la definizione dei destinatari. A chi mi rivolgo? Per chi scrivo? Con chi mi relaziono? Evitando l’errore di rivolgersi a tutti magari parlando di tutto
Un blog generalista non serve, dobbiamo invece definire la nicchia di destinatari a cui rivolgersi, la nicchia di persone interessate all’argomento, le persone con cui sviluppare relazioni proficue
• BLOG E NEWSLETTER
Altro elemento interessante e fondamentale sperimentato è stato l’abbinamento del blog ad una newsletter. Ho scoperto che per ottimizzare la propria azione sul web occorre disporre di un blog e di una newsletter. Infatti il blog dà a Google i miei contenuti – adeguati e di spessore – che propone a chi esegue ricerche, mentre la newsletter dà contenuti al mio lettore – che NON svolge ricerche
Quindi Google presenta i miei contenuti a chi effettua ricerche sul mio argomento, mentre la newsletter propone i miei contenuti a chi è già in relazione col blog
Un blog senza newsletter è confidare nella buona sorte perché i contenuti di valore siano apprezzati: Speriamo che Google proponga i miei post, mentre una newsletter senza blog è proporre contenuti di valore volatili, fruibili una volta e non più rintracciabili: Dove ritrovo i contenuti di valore inviati?
• UN BLOG PER FARMI CONOSCERE
Il blog è stato utilissimo per farmi conoscere
Chi naviga nel web e svolge ricerche dove trova contenuti che indichino le mie competenze? Google dove trova elementi e riferimenti miei per propormi come soluzione a richieste e ricerche specifiche? Come farmi conoscere e soprattutto farmi conoscere sempre? Posso farlo con un blog. Anche con un blog
• UN BLOG PER FARMI APPREZZARE
Oltre che per farmi conoscere, il blog è stato utilissimo per farmi apprezzare soprattuto con contenuti di valore. Ulteriore opportunità per distinguersi e farsi apprezzare. Sempre
• UN BLOG PER FARMI RINTRACCIARE
Hai un blog – un bel blog – scrivi contenuti interessanti, apprezzati e di valore. Ma come disporne nel tempo o meglio come farsi rintracciare, come proporli ad altri nel tempo? I social network – Facebook ed altri – propongono e presentano contenuti di valore, ma quando consumati sono irrintracciabili o quasi; inoltre Google non propone elementi di Facebook a domande e ricerche precise
Il contenuto interessante e di valore sul blog rimane a disposizione per ricerche e domande precise mostrando – se presente – il mio valore e accrescendo la mia reputazione
Quindi disporre di un blog per farsi rintracciare. Sempre
Pensiamoci!
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Il video con il mio intervento
Sempre più convinto che la propria presenza sui vari social network debba essere successiva, magari complementare, alla propria azione con blog e newsletter
Mai sostitutiva 😳