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Omicidi che impongono riflessioni

Riflessione dopo un tragico fatto di cronaca

Recenti fatti di cronaca hanno visto la condanna di un maresciallo della Guardia di Finanza che ha ucciso sorella e madre dell’ex fidanzata durante un litigio a Cisterna di Latina. Un fidanzato che non accetta la fine del rapporto e, dopo l’ennesimo litigio, in un raptus di follia impugna l’arma di ordinanza e uccide sorella e madre dell’ex fidanzata

Vorrei condividere la riflessione suscitata dal tragico fatto di cronaca più esattamente mi sono chiesto La Guardia di Finanza come seleziona il proprio personale? Con quali criteri la Guardia di Finanza promuove i propri candidati a sottufficiali? 

Le perplessità nascono da varie considerazioni ovvero siamo in presenza di tutori dell’ordine da cui mi aspetto spessore professionale e rigore morale. Abbiamo figure che devono disporre di struttura umana adeguata alla professione esercitata. Figure talvolta soggette a forti sollecitazioni da cui mi aspetto nervi saldi. Figure con armi d’ordinanza da cui mi aspetto padronanza di se stessi. Figure che tutelano la legalità da cui mi aspetto ben altro rispetto a quanto successo a Cisterna di Latina

Ribadisco che i processi si fanno nei tribunali e di fronte a tanta sofferenza occorre rispetto, decoro e buongusto. Quello che mi chiedo e insisto a chiedermi in presenza di fatti del genere è La Guardia di Finanza come seleziona il proprio personale? I selezionatori della cosiddetta Forza Pubblica che interrogativi si pongono dopo fatti simili? Le istituzioni cosa hanno imparato da tragedie simili?

Un contributo di #NonSoloSicurezzaSulLavoro

Francesco Cuccuini

Operatore della sicurezza, consulente e formatore sulla #sicurezzasullavoro

Appassionato #blogger, entusiasta #podcaster, apprezzato #webwriter, autore di #ancorapensieribloggati adesso anche #safetycoach certificato

…e attento a quel che gli accade intorno

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