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Sicurezza con approccio di “manutenzione a guasto”

Il nostro sistema prevenzionale segue la logica della “manutenzione a guasto”

Il nostro sistema prevenzionale segue la logica della “manutenzione a guasto”

Rileggevo un articolo, anzi una mia lettera, inviata al direttore di Punto Sicuro in occasione della tragedia ThyssenKrupp riguardo a responsabilità e ruolo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione – l’RSPP – e leggendo i commenti notavo l’interessante intervento di Carmelo Catanoso inviato il 02 02 2014 alle 14:16:19 soprattutto al paragrafo iniziale dove afferma

Personalmente penso sia innegabile constatare l’esistenza, in Italia, di un sistema prevenzionale da “manutenzione a guasto” (in tutti campi e non solo per la salute e sicurezza).
In altre parole ci attiviamo, e quasi sempre con interventi di facciata, solo dopo che è successo il fatto. [..]

Parto dal secondo periodo del paragrafo che condivido: molto spesso come sistema paese ci muoviamo solo dopo la presenza di… una fila di morti sul pavimento.

Ma quel che interessa, almeno che mi interessa di più, é il primo periodo del paragrafo dove Catanoso afferma che il nostro sistema prevenzionale si muove con logica di manutenzione a guasto, interveniamo dopo il danno, a seguito del guasto. L’attività di prevenzione ci interessa se fatta dagli altri, é auspicabile ma soprattutto per gli altri.

Che ne dici? Ti piace, ti stuzzica, ti solletica la considerazione di Carmelo Catanoso? La condividi o la rigetti? La condividi in parte?

Intanto ho la conferma dell’utilità e importanza di rivisitare articoli, commenti e mail degli anni passati. L’ennesima conferma della ricchezza presente nei contributi e nei contenuti degli anni passati.

Francesco Cuccuini

Operatore della sicurezza, consulente e formatore sulla #sicurezzasullavoro

Appassionato #blogger, entusiasta #podcaster, apprezzato #webwriter, autore di #ancorapensieribloggati

…e attento a quel che gli accade intorno

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