Perchè svolgere la verifica di apprendimento nella formazione dei lavoratori e taroccarla?
Come noto l’accordo Stato – Regioni del 21 dicembre 2011 prevede la verifica di apprendimento obbligatoria a seguito dell’intervento di formazione per preposti e dirigenti senza fare nessun cenno per i lavoratori
Infatti i punti 5 e 6 dell’allegato A del citato accordo recitano per la formazione del preposto e del dirigente
[..] Al termine del percorso formativo, previa frequenza di almeno il 90% delle ore di formazione, verrà effettuata una prova di verifica obbligatoria da effettuarsi con colloquio o test, in alternativa tra loro.
Tale prova è finalizzata a verificare le conoscenze relative alla normativa vigente e le competenze tecnico-professionali acquisite in base ai contenuti dei percorso formativo. [..]
Quindi per la formazione del lavoratore la verifica di apprendimento NON é obbligatoria – non é vietata é solo facoltativa – mentre per la formazione di preposti e dirigenti la verifica di apprendimento é obbligatoria
PRASSI BIZZARRA
Stante la premessa noto invece una situazione bizzarra. Molti formatori sulla sicurezza – per zelo e professionalità – svolgono ugualmente la verifica di apprendimento in interventi di formazione per lavoratori. L’azione é legittima, condivisibile e da incentivare anche se talvolta si notano le bizzarrie a cui accennavo
Tali elementi consistono nello svolgimento agevolato della verifica di apprendimento ovvero il questionario consegnato molte volte – non sempre ma molte volte – é compilato insieme ai discenti
Quindi siamo al paradosso – o quasi – che volendo dare un servizio efficace e più qualificato – formazione e verifica di apprendimento – otteniamo l’effetto opposto ovvero svolgiamo l’intervento di formazione in modo efficace ma con la verifica di apprendimento talvolta poco veritiera
Anche se – in realtà – poco veritiera NON significa inefficace
SITUAZIONE ANOMALA
La compilazione della verifica di apprendimento anche se non obbligatoria nasce per vari motivi: l’esigenza di erogare interventi di formazione adeguati, la necessità di un riscontro oggettivo di quanto appreso, l’importanza di enfatizzare il momento di verifica finale, l’utilità di formalizzare il momento di verifica – ti faccio un esame! – a fine corso di formazione e magari anche altre cause
Sicuramente tutto vero, legittimo e plausibile però nella sostanza siamo al paradosso di volere dare un servizio più qualificato – formazione e verifica di apprendimento – mentre in realtà e nella forma otteniamo l’effetto opposto ovvero formazione adeguata e verifica di apprendimento talvolta poco veritiera
LE RAGIONI DI TALE SITUAZIONE
Perchè siamo in questa situazione, perchè dare un elemento in più, non obbligatorio e soprattutto in modo maldestro? Le ragioni penso siano molteplici
Innanzi tutto i partecipanti ai corsi di formazione per lavoratori dovrebbero essere bocciati quasi tutti, non tutti ma quasi tutti. Infatti é nota
# la scarsa motivazione con cui i lavoratori partecipano al corso – in settimana vai al corso… non serve a niente ma é obbligatorio
# la scarsa considerazione della formazione da parte del Datore di Lavoro – scusami se ti chiamo al telefono ma il fornitore X quando consegnava il materiale…?
# la scarsa preparazione dei formatori che talvolta annoiano fino all’inverosimile
# la presenza di noti e rinomati banditi frequentatori abituali di rinomati attestatifici… 😉
Con tali premesse emerge l’esigenza di incidere, di invertire la tendenza, di fare sul serio con il rischio di cui parlavamo sopra
Nascono anche domande del tipo: Come mai nessun bocciato ai corsi di formazione? oppure Come mai le domande hanno tutte lo stesso peso? e altre ancora
CHE FARE?
Quanto esposto é vero e condivisibile ma noi Operatori della Sicurezza, formatori sulla sicurezza sul lavoro che facciamo? Come ci muoviamo?
Personalmente
1) erogo sempre la verifica di apprendimento e
2) cerco sempre di trasformare la verifica di apprendimento in momento di formazione correggendo insieme tutte le domande e soprattutto
3) commentando con i corsisti tutte le risposte alle domande
4) riassumendo il concetto principale legato ad ogni domanda
Forse occorre erogare la verifica di apprendimento se necessario, solo se necessario, se esistono presupposti …chissà? Certamente occorre un supplemento di professionalità
@ Massimo Zucchiatti
Siamo sulla stessa linea
Siamo proprio sulla stessa linea
Saluti
Francesco
Personalmente (anche io da anni)
1) erogo sempre la verifica di apprendimento e
2) cerco sempre di trasformare la verifica di apprendimento in momento di formazione correggendo insieme tutte le domande e soprattutto
3) commentando con i corsisti tutte le risposte alle domande
4) riassumendo il concetto principale legato ad ogni domanda
soiamo sulla stessa linea
@ Dino
Sollevi un problema di non poco conto ovvero Come si verificano le competenze professionali acquisite?
E infatti i problemi per il Datore di Lavoro iniziano dopo il corso di formazione perchè é lì che occorre verificare se la formazione ha inciso o non ha inciso sui comportamenti da cambiare o da confermare…
Saluti
Ciao Francesco,
a me è stato detto che non c’era alcuna “utilità” a che i corsisti sbagliassero la verifica finale, ti parlo di preposti.
C’è una logica, oltre quella del pagamento della mia fattura, non avendo fatta una verifica in entrata, quella solo in uscita misura poco dell’appreso durante il corso.
Per cui come si verificano le competenze professionali acquisite?
Allora, i test me li inviava il soggetto formatore, erano nozionistici, sulla normativa e basta.
Di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?…..risposta: BIANCO – nero – non esistono cavalli bianchi perchè sono solo una variante di quelli grigi
L’ultima è la risposta giusta, ma solo perchè essendo così lunga e verbosa è sicuramente un estratto della norma…..