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Polizza per un bambino che smette di respirare

Perché trascurare l’eventualità che un bambino smetta di respirare?

…mentre con la polizza RC Auto scaduta lasciamo l’auto a casa

Perché con la polizza RC Auto scaduta lasciamo l’auto a casa – giustamente! – mentre trascuriamo l’eventualità che un bambino smetta di respirare?

Perché operiamo col massimo della scrupolosità riguardo alla copertura assicurativa verso sinistri stradali – giustamente e doverosamente! – mentre stiamo alla sorte e trascuriamo l’eventualità che un bambino smetta di respirare?

Pongo e mi pongo queste domande a seguito della notizia della tragedia sfiorata a Prato presso l’asilo nido della scuola CIM del Sacro Cuore. Tragedia sfiorata per la preparazione del personale scolastico e del personale 118

Il giornale online Notizie di Prato riporta che

[..] un bambino di due anni in preda ad un bruttissimo episodio di convulsioni febbrili mentre è all’asilo nido, [..] smette di respirare e diventa subito cianotico [..]

…ma il personale scolastico sa cosa fare ed è addestrato a farlo

La dirigenza scolastica si è posta la domanda, ha affrontato il problema dell’emergenza e si è attrezzata per intervenire in modo adeguato

Quella che può diventare una brutta storia, una tragedia, resta solo una tragedia sfiorata

Considerazioni

Abbiamo gioito e ci siamo rallegrati per una vita probabilmente salvata. Ma perché stare in ansia e trepidare per un evento che – anche se eccezionale – può capitare? Un evento improbabile ma NON impossibile

Perché poi sapendo che può capitare si continua imperterriti nella disorganizzazione? Perché pur sapendo che un bruttissimo episodio di convulsioni febbrili può accadere – col bambino che smette di respirare – si continua imperterriti?

Perché con la polizza di RC Auto scaduta NON prendiamo l’automobile – giustamente! – mentre senza polizza per salvare un bambino che smette di respirare andiamo avanti imperterriti se non tranquilli?

Cosa ha spinto la dirigenza scolastica della scuola CIM di Prato a scegliere di attrezzarsi in modo adeguato per affrontare un’emergenza del genere?

Cosa spinge molti dirigenti scolastici a NON attrezzarsi adeguatamente per affrontare le emergenze o alcune emergenze?

Cosa spinge molti dirigenti scolastici a NON attrezzarsi adeguatamente in presenza di bambini in fasce (asili nido) o a centinaia nella scuola?

Cosa ha spinto molti dirigenti scolastici a trascurare l’eventualità che un bambino smetta di respirare?

Obblighi e vantaggi

Le scusanti mi sembrano poche e deboli

Infatti possiamo partire dall’obbligo per il Datore di lavoro – come da articolo 18 comma 1 lettera b) del D.Lgs. 81/08 – che recita

Il datore di lavoro [..] e i dirigenti [..] devono: [..] designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;

Inoltre regola fondamentale per la gestione della sicurezza e regola base per la gestione dell’emergenza é

Pensare al peggio, prima

Per non parlare poi del vantaggio competitivo – per i più fini e sensibili – del disporre di procedure di emergenza che permettono di distinguersi agli occhi

  • dei clienti
  • della concorrenza
  • del mercato

Conclusioni

Alla scuola CIM di Prato siamo giunti al lieto fine per scelte lungimiranti

Potevamo però essere alla tragedia per comportamenti e scelte frequenti all’insegna dell’Abbiamo sempre fatto così o Non abbiamo sufficienti risorse oppure C’è sempre andata bene o ancora Sono fatti rari

Un altro contributo di #sicurezzasullavoroedintorni

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Fatti conoscere, fai conoscere il tuo nome 02

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Francesco Cuccuini

Operatore della sicurezza, consulente e formatore sulla #sicurezzasullavoro

Appassionato #blogger, entusiasta #podcaster, apprezzato #webwriter, autore di #ancorapensieribloggati adesso anche #safetycoach certificato

…e attento a quel che gli accade intorno

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