Interessante contributo di Francesca de Santis sui rischi specifici anzi sui rischi specifici stocastici – che necessitano di calcolo probabilistico – e sui rischi specifici normati che occorre misurare
Riporto un brano rimandando alla lettura dell’intero e interessante post
Per quanto concerne la metodologia di valutazione dei rischi viene precisato che:
Per i rischi di natura stocastica, ossia quei rischi quali scivolamento, cadute a livello, ecc. per cui non esistendo norme tecniche di riferimento, l’entità del rischio viene calcolata assegnando un opportuno valore alla probabilità di accadimento ed alla gravità del danno
Per i rischi di natura specifica, come rumore, vibrazioni, chimico, movimentazione manuale dei carichi, ecc., il D.lgs. 81/08 rimanda alle norme tecniche (standard ISO, norme UNI, Linee guida) che contemplano opportuni algoritmi di calcolo per l’individuazione della classe di rischio
Buona lettura
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Ho cominciato ad inserire anche la lettura audio del post. Proseguo anche con questo post
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