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Un cancro nell’organismo del Paese non un’emergenza

Le notevoli dimensioni degli infortuni mortali non indicano un evento eccezionale ma un cancro da estirpare

Le notevoli dimensioni degli infortuni mortali non indicano un evento eccezionale ma un cancro da estirpare

Rileggo con interesse il post inviato alcuni anni fa al blog Circolo della Sicurezza dove, prendendo spunto da alcune considerazioni dell’allora Presidente della Repubblica Napolitano, riflettevo sul metodo di contrasto agli infortuni mortali – le cosiddette morti bianche.

L’odierno Senatore a vita Napolitano affermava che gli infortuni mortali non erano – e non sono – un evento eccezionale ma un cancro che divora l’organismo del Paese, un fenomeno costante che mina la salute del Paese. Un fenomeno da affrontare in modo sistematico e non con interventi saltuari e talvolta scollegati.

La costituenda Agenzia unica di Vigilanza corre in questa direzione? …in che direzione corre?

 

Francesco Cuccuini

Operatore della sicurezza, consulente e formatore sulla #sicurezzasullavoro

Appassionato #blogger, entusiasta #podcaster, apprezzato #webwriter, autore di #ancorapensieribloggati

…e attento a quel che gli accade intorno

2 comments

  • @ Carmelo Catanoso

    L’istituenda Agenzia unica di vigilanza non vorrei che fosse un’operazione di ridistribuzione di potere troppo sbilanciato – a detta di molti – a favore delle ASL.
    Ovvero delle Regioni.

    Vedremo…

  • L’agenzia unica di vigilanza si occuperà solo marginalmente di sicurezza sul lavoro e principalmente di “rapporti di lavoro” sotto il profilo della regolarità assuntiva, contributiva ed assicurativa.

    Le ASL continueranno a fare il loro lavoro rispondendo alle Regioni.