fogliodellasicurezza.it
#formazione

Sempre meno slide durante la formazione

Utilizzo sempre meno slide e sempre di meno le slide negli interventi di formazione

Utilizzo sempre meno slide e sempre di meno le slide negli interventi di formazione 

Ho notato come sia sempre meno il materiale utilizzato dal sottoscritto negli interventi di formazione ovvero come in interventi di formazione sulla sicurezza sul lavoro necessiti sempre meno di slide e necessiti sempre di meno slide

Sono arrivato a questa conclusione – ho realizzato questa conclusione – quando mi é stato chiesto il materiale proiettato durante un intervento di formazione per consegnarlo ai corsisti

Molte volte uso poche slide, uso molto la fonte normativa – senza atteggiarmi ad operatore del diritto – e soprattutto coinvolgo i corsisti per arrivare insieme al traguardo, per condurre i corsisti al traguardo formativo, attraverso le loro considerazioni e conclusioni

Ecco perchè talvolta utilizzo 12 slide, 9 slide o perfino 6 slide in una giornata di formazione

Anche perchè avverto il compito di formare – non di informare – di attivare il processo educativo per acquisire competenze da parte dei corsisti

Ovviamente mi riferisco ad aule dove riesco ad avere i corsisti in pugno, a sentirli partecipi e attenti. Mi riferisco ad aule dove per merito mio e per merito dei corsisti riesco a catturare l’attenzione

 

Francesco Cuccuini

Operatore della sicurezza, consulente e formatore sulla #sicurezzasullavoro

Appassionato #blogger, entusiasta #podcaster, apprezzato #webwriter, autore di #ancorapensieribloggati

…e attento a quel che gli accade intorno

4 comments

  • Utilizzo sempre meno slide e sempre di meno le slide negli interventi di formazione
    Ho notato come sia sempre meno il materiale utilizzato dal sottoscritto negli interventi di formazione ovvero come in interventi di formazione sulla sicurezza sul lavoro necessiti sempre meno di slide e necessiti sempre di meno slide
    _____________________________________________________________________
    cit. QUANTO SAI, NON DEVE IMPEDIRTI DI SAPERE QUANTO DOVRESTI ;

    Bene Francesco, vediamo se riesco anche io a collaborare nel dare un mio parere, secondo il mio percorso di vita, sul metodo e le TECNICHE nella formazione…di come GESTIRE UN AULA.
    Siamo sempre alla ricerca dell’eccellenza….la formazione non e’ un modello di pensiero, ma una scuola/una palestra ,dove ti insegnano le tecnica ..di come gestire un aula.
    L’obiettivo e’ tale quando ci sono tre requisiti ;

    • CONCRETEZZA
    • MISURABILITA’
    • PERSONALIZZATO

    Il primo impatto in aula ,che l allievo subisce,e’ spesso quello ambientali ed esso rimane determinante per il resto del corso.
    Il secondo impatto in aula ,sono gli strumenti che usiamo nel veicolare meglio contenuti e l’abilita’ nel trasferire ai partecipanti con una comunicazione efficace,essi sono attenti a tutti gli strumenti che usiamo.
    Per questi motivi il loro uso e’ particolarmente importante che il formatore sappia farne una scelta oculata e non casuale e arbitraria.
    Infatti il formatore non deve mai essere un accentratore,dimenticandosi della sua funzione essenziale di facilitatore,il che significa di facilitare il processo di apprendimento e di distribuzione circolare del sapere.
    Nel ricordare che la comunicazione visiva esercita una forte influenza sul messaggio che si vuole trasmettere.
    ______________________________________________________________
    Ecco perchè talvolta utilizzo 12 slide, 9 slide o perfino 6 slide in una giornata di formazione
    _______________________________________________________________
    Nel ricordare che : UN’ IMMAGINE RACCONTA DI PIU’ , CHE MILLE PAROLE;
    Ora, nella grande scuola/palestra,dove ti insegnano le tecnica ..di come gestire un aula,c’e sempre da ricordare che: esiste un controllo nell’efficacia del messaggio inviato,il metodo del feed-bach,ovvero della valutazione della ricezione,detta anche “eco” o “retroazione”
    Saper ascoltare è difficile
    Infatti, nella mente di chi costruisce e trasmette una comunicazione, si tende sempre a pensare che la sua comunicazione debba coincidere necessariamente con l’interesse e la ricettività di colui al quale essa è destinata.
    Per questi motivi dobbiamo tenere SEMPRE a mente che:
     l’uomo ricorda il 70% dopo 3 ore, il 10% dopo tre giorni DI CIO’ CHE ASCOLTA;
     l’uomo ricorda il 72% dopo 3 ore, il 20% dopo tre giorni DI CIO’ CHE VEDE;
     l’uomo ricorda il 85% dopo 3 ore, il 65% dopo tre giorni DI CIO’ CHE CONTEMPORANEAMENTE VEDE E ASCOLTA;
    _______________________________________________
    Ovviamente mi riferisco ad aule dove riesco ad avere i corsisti in pugno, a sentirli partecipi e attenti. Mi riferisco ad aule dove per merito mio e per merito dei corsisti riesco a catturare l’attenzione
    ______________________________________________
    In un qualsiasi corso di formazione…..

    ” NON ESISTE UN CATTIVO GRUPPO,ESISTE SOLO UN CATTIVO CAPITANO”
    buon lavoro

  • Condivido pienamente il concetto espresso. Il mio obbiettivo è arrivare a gestire l’aula con maggiore coinvolgimento e meno proiezione. Work in progress. Buona giornata

  • Condivido !!! è da quando c’erano ancora i lucidi che il buon formatore ne faceva a meno: la formazione è un viaggio in cui il docente è il viaggiatore più esperto che conduce i compagni di viaggio alla metà ………
    N.B. La metà non sono delle nozioni che dopo un giorno hai già dimenticato ma un agire consapevole nell’operatività quotidiana…….