La classificazione dei Dispositivi di Protezione Individuale DPI come noto prevede obblighi vari per il Datore di Lavoro
Formazione e addestramento
I DPI di categoria I – come tutti i DPI – rientrano fra le attrezzature di lavoro che necessitano di formazione per l’utilizzatore – con contenuti minimi e durata minima NON definiti – come da articolo 73 D.Lgs. 81/08
I DPI di III categoria prevedono formazione e addestramento per l’utilizzatore come da articolo 77 comma 5 lettera a) e da citato articolo 73 D.Lgs. 81/08
Classificazione
Ma come sono classificati i DPI?
Vediamo la norma, vediamo cosa dice il Regolamento (UE) 2016/425 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 9 marzo 2016 che appunto all’allegato I recita
Categoria I
La categoria I comprende esclusivamente i seguenti rischi minimi:
a) lesioni meccaniche superficiali;
b) contatto con prodotti per la pulizia poco aggressivi o contatto prolungato con l’acqua;
c) contatto con superfici calde che non superino i 50 °C;
d) lesioni oculari dovute all’esposizione alla luce del sole (diverse dalle lesioni dovute all’osservazione del sole);
e) condizioni atmosferiche di natura non estrema.
mentre
Categoria II
La categoria II comprende i rischi diversi da quelli elencati nelle categorie I e III.
per arrivare poi alla
Categoria III
La categoria III comprende esclusivamente i rischi che possono causare conseguenze molto gravi quali morte o danni alla salute irreversibili con riguardo a quanto segue:
a) sostanze e miscele pericolose per la salute;
b) atmosfere con carenza di ossigeno;
c) agenti biologici nocivi;
d) radiazioni ionizzanti;
e) ambienti ad alta temperatura aventi effetti comparabili a quelli di una temperatura dell’aria di almeno 100 °C;
f) ambienti a bassa temperatura aventi effetti comparabili a quelli di una temperatura dell’aria di – 50 °C o inferiore;
g) cadute dall’alto;
h) scosse elettriche e lavoro sotto tensione;
i) annegamento;
j) tagli da seghe a catena portatili;
k) getti ad alta pressione;
l) ferite da proiettile o da coltello;
m) rumore nocivo.
Considerazioni
Da notare la protezione da rischi minimi per la categoria I e la protezione da rischi che possono causare conseguenze molto gravi quali morte o danni alla salute irreversibili
Rischi minimi cosa significa? E anche rischi che possono causare conseguenze molto gravi quali morte o danni alla salute irreversibili cosa significa?
Sia chiaro, la discussione è accademica perché in caso di incertezza occorre aver chiaro e perseguire
- il nostro obiettivo: zero infortuni e zero malattie professionali
- con il nostro metodo: il principio di precauzione
Però anche se la discussione è accademica – e forse poco utile – cosa significa rischi minimi per la categoria I? E cosa significa rischi che possono causare conseguenze molto gravi?
…e comunque la definizione di categoria II mi sembra la più fantasiosa di tutte
Ancora da #sicurezzasullavoroedintorni
· · · • · • · Ô · • · • · · ·
Sappiamo perché occorre farsi conoscere ma sai come farti conoscere e far conoscere il tuo nome?
NON VUOI LASCIARE UN COMMENTO O UN TUO CONTRIBUTO?
Un commento di approvazione o di disaccordo. Un commento che focalizzi un concetto interessante, un commento per alimentare la discussione o magari per suscitare ulteriori riflessioni
Fatti conoscere, fai girare e conoscere il tuo nome
· · · • · • · Ô · • · • · · ·
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